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Il progetto Ruins
è un’indagine sulla città, in questo caso Vicenza, teso a
individuare e quindi “sfruttare”, letterariamente e artisticamente, le
sue parti più nascoste e contraddittorie. Se la città è
un organismo vivente, e non v’è dubbio che lo sia, la nostra ricerca
si è dunque focalizzata sulle sue parti morte, decomposte o in via
di decomposizione, sui detriti che il succedersi di sempre diverse e ineluttabili
contingenze, col relativo corollario di scelte politiche, urbanistiche,
architettoniche, sociali o di semplice tradizione, si sono lasciati alle
spalle; detriti e frammenti, più o meno eclatanti, che si sono ormai,
in alcuni casi, così profondamente incistati nell’organismo urbano,
da esserne parte integrante. Si è trattato quindi, in prima istanza,
di individuare questi frammenti, di scoprirli e quindi di studiarne i contenuti,
nel nostro caso, ripeto, letterari e artistici. Una parte del materiale
raccolto, foto, frammenti di testi (originali e non), racconti, riflessioni,
video-art eccetera, è confluito nel sito internet “Ruins”, attivo
dal mese di maggio dell’anno corrente. ( vedi documentazione allegata).
Ready-Found : una serie di oggetti, installazioni e allestimenti “ritrovati” che, per i loro contenuti, si possono definire, indipendentemente dalla loro contestualizzazione o de-contestualizzazione, come “arte ritrovata”. Opere d’arte che l’artista, in questo caso, semplicemente riconosce e porta alla luce. L’azione artistica si riduce dunque al minimo, ma un minimo molto rigoroso e strettamente regolamentato.( vedi sito alla voce “caso”). DOOM : storie, pitture, percorsi all’interno della città, realizzati prendendo come riferimento il “frame”, ma non solo, del video gioco “Doom” (vedi sito). Wilderness : l’indagine sulla presenza di una natura selvaggia, che trova i suoi spazi negli interstizi che l‘uomo trascura, dimette, lascia liberi; interstizi, aree più o meno piccole, ma a volte sorprendentemente estese, dove la natura, inevitabilmente, segue il suo corso senza che l’uomo interagisca in modo alcuno. E’ paradossale il pensiero che, in taluni posti, nel corso degli ultimi anni, siano passate meno persone di quante ne siano transitate sulle vette himalaiane.
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